Biodanza

Nasce negli anni sessanta dallo sconforto di uno psicologo Cileno, Rolando Toro, di fronte ai problemi ambientali del pianeta e ai disagi fisici e psichici dei suoi abitanti. Gli atteggiamenti distruttivi degli esseri umani nei confronti di se stessi e della loro “casa”, il pianeta Terra, gli parvero in netto contrasto con le loro risorse e capacità illimitate di esprimere la bellezza, di creare, di innovare e soprattutto di amare.
Come antropologo e psicologo, e non per ultimo come essere umano, Toro inizia la sua ricerca delle cause e delle possibili soluzioni. I risultati delle ricerche scientifiche e il lavoro pratico, insieme alle sue straordinarie capacità intuitive e a un profondo amore per l’umanità, man mano confluiscono in un metodo che nei quarant’anni successivi sarà destinato a diffondersi non solo nei paesi dell’America del Sud ma in Europa (il paese con la maggior diffusione è l’Italia dove Toro ha vissuto per molti anni) e ormai in tutti i continenti.

La musica, il movimento, un gruppo di persone e la loro emozione: sono questi gli ingredienti principali della Danza della Vita (dal greco “bios” – vita).
Il sistema è basato sull’idea di un continuum pulsante che rappresenta la totalità dell’esperienza umana oscillante tra la percezione della propria identità con tutte le sue particolarità e quindi differenziato, e il ritorno ad uno stato indifferenziato di dissoluzione nella Totalità.
Le proposte di danze lente e armoniose e di danze euforizzanti con ritmi allegri producevano risposte così diverse che Rolando trasse la seguente conclusione: le danze e musiche euforizzanti stimolano la percezione della propria identità, aumentano la coscienza corporea e inducono mentre le danze lente e armoniose diminuiscono la coscienza corporea.
La Biodanza si propone di stimolare e sviluppare quelle linee che nel corso della nostra esistenza sono rimaste bloccate o inespresse.
Ogni sessione di Biodanza equivale pertanto ad un “bombardamento” con stimoli positivi all’interno di un nucleo protettivo e affettivo costituito dal gruppo.

Secondo Rolando le risposte alle domande universali ed esistenziali che gli esseri umani si pongono da sempre richiedono un ingrediente che manca al tradizionale approccio scientifico basato su metodi deduttivi: l’esperienza di essere vivo che pulsa in ognuno di noi.
Questa certezza costituisce il punto di partenza per la sua teoria sull’origine della vita: Toro sostiene che essa non proviene da un processo evolutivo della materia inanimata, come afferma la scienza tradizionale, ma che al contrario la materia, solo apparentemente inanimata, si organizzi come il risultato di un sistema vivente onnipresente.
L’universo intero è concepito come un sistema vivente evolutosi da un principio creatore che è la vita stessa. Secondo il principio biocentrico, l’universo esiste perché esiste la vita e non viceversa.
L’obiettivo primario della Biodanza è la riattivazione della funzione primordiale di connessione con la vita seguendo un percorso di sensibilizzazione ai propri istinti di base.
Riconnettersi con la vita permette ad ogni individuo di indirizzarsi verso forme di azione che rinforzano il suo sviluppo e di integrarsi a sé, alla specie e all’universo. gli studi dell’ecologia profonda, in perfetta sintonia con l’approccio della Biodanza. L’ecologia profonda è consapevole del fatto chela conoscenza non manca. Quello che manca, ed è qui che interviene la Biodanza, è la certezza, nel più profondo del nostro essere, che quella realtà di cui parlano i libri è una parte di noi e che noi siamo parte di lei.
Non una realtà distante, per la quale proviamo dispiacere se va alla deriva, ma che in fondo non ci riguarda.

Riconnettersi con la vita, l’obiettivo primario della Biodanza, vuol dire risvegliare in ogni cellula del nostro corpo la consapevolezza di appartenere a qualcosa di grande, di meraviglioso, qualcosa per cui vale la pena vivere al meglio ogni giorno. Vuol dire che ogni nostro gesto diventerà spontaneamente ecologico, un gesto protettivo e amorevole verso noi stessi, gli altri e l’ambiente.